Nel giardino il paesaggio è di magia,
e la neve discende a rinnovare
l’emozione d’attesa della fiaba.
La natura, tornando su se stessa,
evoca i sogni che le confidammo
a scorta degli autunni sconsolati.
Allora so perché nessun inverno
mi potrà riportare il tuo prodigio
che mi accorsi di amare in primavera
e dileguò al finire dell’estate.
Pubblicato da Gerardo Passannante
Per chi mi conosce queste parole sono forse un po’ superflue, ma potrebbero dare un’idea a chi invece mi ha incontrato sul web per la prima volta.
Non si può parlare della letteratura come passione o hobby della domenica: é qualcosa di più, non tanto lo sfondo della mia vita, ma una parte stessa di questa.
A farmi compagnia sono soprattutto autori come Proust, Dante, Leopardi, Montale: i giganti, insomma! Un altro impegno è poi quello dell’insegnamento che mi permette di confrontarmi con opinioni di studenti, volenti o no di drizzare le orecchie a ciò che provo a trasmettergli. Per il resto parlerà il mio profilo in cui cercherò di chiarire meglio questa strana mia personalità.
Mostra tutti gli articoli di Gerardo Passannante